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al testo proposto da Loredana Savelli
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Si può pensare alle foglie nuove fuor della finestra
Shuntaro Tanikawa
Oggi il poeta più noto ed apprezzato è Shuntaro Tanikawa, nato a Tokyo nel 1931, figlio del celebre filosofo Tetsuo Tanikawa, che esordì brillantemente, molto giovane, con La solitudine di due miliardi di anni luce. Tanikawa si è misurato in molti campi artistici, nella musica, nel disegno e nell’immagine, ha scritto drammi radio-televisivi. Si è impegnato anche nel campo della traduzione, ricordiamola sua Mamma oca e la traduzione delle strisce Peanuts di Charles Schulz. Ha al suo attivo una sessantina di libri e una curiosità insaziabile. Come già abbiamo accennato è intervenuto in campo performativo e si è misurato anche la cosiddetta poesia in prosa teorizzata da Irizawa Yasuo.
Naturalmente orientato verso la poesia di tipo occidentale, considera la poesia tradizionale troppo formale e chiusa. L’intenzione di Tanikawa è di porsi artisticamente come punto d’incontro tra oriente e occidente. Alcuni critici lo hanno avvicinato alla beat generation, che si è dimostrata interessata alla poesia giapponese, anche se in realtà ci sembra che tali vicinanze non siano del tutto convincenti. Scrive di lui Shuzo Yachi: “Nella parola di Tanikawa esiste qualcosa di molto simile alla musica, che s’intreccia all’armonia universale e muove la materia poetica con la sua stessa forza”. È tradotto in molte lingue e la sua poesia in Giappone è studiata nelle scuole. È conosciuto in Italia.
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